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domenica 31 gennaio 2010

CRS Farm


Vasca : WAVE 45
Filtraggio : Filtro interno a spugna DENNERLE - Filtro ad aria
Illuminazione : Lampade solaris WAVE 18+11 watt
Substrato : ADA Aquasoil AMAZONIA
Piante : Christmans moss, Flame moss e successivamente un paio di anubias giletti
Allestimenti : Tubi in ceramica installati come tane + rocce pagoda
Note: Vasca destinata unicamente all'allevamento e riproduzione di CRS

JBL - Novo Crabs


JBL CHIPS idrostabile con il 5% di fibre di legno e 10% di erbe
JBL NovoCrabs sono chip per mangime prodotti con un metodo particolare, la cui composizione, misura e struttura è stata studiata appositamente per l'alimentazione dei crostacei decapodi (granchi di fiume, aragoste, gamberi, etc.). Un'alta percentuale di vegetali composti composti di erbe ricche di fibre e altro materiale di foglie, insieme a vettori proteici come gamberetti marini e pesci, corrisponde ai fabbisogni alimentari di questi tipici onnivori, che divorano volentieri anche le parti fibrose delle piante. In questo modo si provvede ad una sana crescita del guscio e ad una muta senza problemi. Vitamina C stabilizzata e altre vitamine favoriscono la resistenza contro le malattie.
APPETIBILITA' DA 1 A 10 : 6

domenica 17 gennaio 2010

VESICULARIA MONTAGNEI


VESICULARIA DUBYANA

Vesicularia dubyana conosciuto anche come muschio di Giava per la sua provenienza dal continente asiatico, più precisamente nelle filippine ed in Indomesia, a cui quest’ultima appartiene l’isola di Giava con cui questo muschio viene comunemente identificato.
Le sue foglie sono particolarmente piccole 1-2 mm, di verde chiaro o scuro, gli steli si presentano rmificati, e riescono a sviluppare cespugli particolarmente fitti ed intensi.
La coltivazione in acquario di Vesicularia dubyana è davvero tra le più semplici.
Questa specie infatti si dimostra altamente adattabile sia all’intensità di illuminazione che alle caratteristiche dell’acqua più disparate.
Vesicularia dubyana vive aggrappandosi a legni o sassi, dove riesce ad attecchire particolarmente bene.
L’effetto decorativo che possiamo ottenere, è davvero notevole ed apprezzabile: il suo intenso fogliame particolarmente fitto inoltre può offrire un ottimo riparo per gli avanotti.
Anche se capace di crescere e resistere alla condizioni più svariate, con una media illuminazione possiamo ottenere una buona crescita, e ben si presta sia in acqua tenera ed acida che dura ed alcalina con temperature che possono tranquillamente oscillare dai 18 ai 30°C.
Risulta importante nella sua coltivazione, evitare che vadano a depositarsi sulle esili foglie, particelle di sporco che ne comprometterebbero la salute, ed il formarsi delle alghe può portare questo muschio a deperire in breve tempo soffocando le foglie.
In natura Vesicularia dubyana cresce anche in zone asciutte e solo umide, sul terreno, sulle rocce, sui tronchi della piante, ed anche sulle rive di fiumi e ruscelli caratterizzati da continue inondazioni e successivi prosciugamenti, questo spiega il perchè della forte adattabilità di questo muschio alle condizioni più diverse.

Questa bella pianta acquatica che dimostra doti di robustezza, trova facilmente la sua collocazione anche in acquari dove si ha la necessità di una ridotta intensità luminosa, con particolari specie di pesci, dandoci la possibilità comunque di coltivare piante senza disturbare quelle che possono essere particolari esigenze di una determinata specie di pesci.
Negli ultimi anni è nata una discussione tra esperti in materia a proposito della corretta classificazione tassonomica di Vesicularia dubyana, ed a tal proposito alcuni sostengono che il muschio di Giava, così come lo conoscono i più, non sia affatto Vesicularia dubyana ma bensì un’altra specie di muschio.
Sinceramente a riguardo non ne so nulla, ed anche se arogmento certamente degno di interesse, esula dallo scopo di questo sito che si prefigge di dare semplici suggerimenti atti a coltivare una specie invece che un’altra.
Non solo, ma si tratta di argomento piuttosto specifico che merita opinioni dettate da veri esperti in materia scientifica, quale io non sono affatto.
Chi è interessato a scoprire maggiori nozioni a riguardo, facendo una ricerca in internet, anche su siti in lingua inglese, certamente troverà materiale in quantità che soddisfi la curiosità a proposito della corretta classificazione di questa specie.
Detto questo, qualche esemplare di questa bella pianta non dovrebbe mancare in ogni vasca, andando a migliorarne l’effetto decorativo e vista la facilità di coltivazione.

tratto da http://www.guida-acquisti.com/acquario-dolce/piante/Vesicularia-dubyana.html

CONSIDERAZIONI PERSONALI: Di solito lo utilizzo nei miei caridinai per legarlo a rocce o legni. I muschi sono ideale negli allestimenti per caridine in quanto non necessitano di molta luce e cmq trattengono nelle loro microfoglioline detriti che nutrono le caridine soprattutto i piccoli. Utilizzo questo muschio quando non riesco a trovare la varietà christmans che risulta essere piu soffice e con foglioline un po piu larghe. Inoltre tende a crescere con trama ad albero di natale. Il suo modo di diventare folto a differenza della dubyana consente di nutrire ma anche di riparare le caridine e soprattutto i piccoli.

sabato 16 gennaio 2010

MICROADA

Vaschetta SEA MONKEYS da 300 cl.
Substrato formato da primo strato di carbone attivo e strato superficiale di ADA aquasoil amazonia
lluminazione da 3 watt
Allestimento con rocce ADA dragon stone e legnetti ADA
Piante christmans moss

martedì 12 gennaio 2010

Otocinclus Affinis


Famiglia : Loricariidi.

Provenienza : Brasile sudorientale

Descrizione : Forma: corpo snello, a siluro, con bocca atta a succhiare; pinna dorsale impiantata su corta base ma piuttosto alta; lungo il corpo una fila di 23-24 placche ossee. Colorazione: colore fondamentale grigio verde molto chiaro fino a giallo argilla; dorso più scuro, ventre biancastro o giallo chiaro; dall'apice del muso alla radice della coda una striscia longitudinale scura poco distinta; pinne incolori o verde pallido. Dimensioni: fino a 4 cm. Differenze sessuali: le femmine mature sono molto più massicce.

Ambiente : Acque correnti. Temperatura: 22-23 °C. pH e durezza dell'acqua: non ha particolari esigenze. Arredamento: copiosa vegetazione con alghe e nascondigli.

Alimentazione : Soprattutto cibo vegetale, insieme a resti di cibo e piccoli vermi. Ripulisce l'acquario delle piccole alghe.

Biologia : Comportamento: durante il giorno vive nascosto; esce in cerca di cibo nelle ore crepuscolari e di notte; sta spesso appeso verticalmente ai vetri o alle piante. Riproduzione: vedi Corydoras; le uova, molto piccole, si schiudono in 2-3 giorni; gli avannotti vanno nutriti con naupli e vermiciattoli finemente tritati o con rosso d'uovo ridotto in polvere. Vita sociale e compatibilità: territoriale, convive bene con altre specie.

Considerazioni personali : E' praticamente l'unico pesce che lascio convivere con le caridine. Essendo molto timido e per niente aggressivo è più che adatto in vasche con caridine a patto che siano abbastanza piantumate. Passa le giornate a pulire foglie e vetri con una delicatezza da invidiare. Basti pensare che riesce a pulire anche le foglioline della marsilea senza rovinare il praticello da loro composto. Trovo che anche il suo aspetto sia molto gradevole con quella parvenza da piccolo squaletto appiccicoso. Molti ignorano il pericolo piu grande che corre questo pesce ovvero i digiuni involontari ai quali molti acquariofili lo lasciano. Una volta esaurita la scorta di alghe presenti sui vetri e sulle piante bisogna integrare con qualcosa la dieta di questo piccolo pesce. Ho notato che quando accade ciò i miei otocinclus cominciano ad agitarsi e ad attaccarsi continuamente su punti diversi dei vetri in cerca disperata di cibo. Quando mi rendo conto che sono affamati do loro un po di spirulina pura. Molto spesso pero questo diventa una vera e propria lotta tra loro e le caridine. Credo che sarà l'unico pinnuto che utilizzerò nelle mie vasche.

lunedì 11 gennaio 2010

ANUBIAS GILETTI

Nome scientifico Anubias giletti
Famiglia -
Luogo di provenienza Africa occidentale
Dimensioni Altezza 20-30 cm; Larghezza 10-15 cm
Descrizione e coltivazione - Pianta da gruppo
Posizione in acquario: centro

Illuminazione: penombra

Crescita: lenta
Temperatura 20°-30°
Valore pH 5.5 - 8
Valore gH 6 - 20

Questa è la pianta che più utilizzo negli allestimenti dei miei caridinai. In generale tutta la famiglia delle anubias sono dei veri e propri ombrelli per le nostre caridine che amano stare a testa in giu appese sotto le foglie. Tempo fa ho notato che la varietà giletti si adatta alla grande al comportamento delle caridine. A differenza dalla barteri e dalla nana, ovvero le piu comuni, la giletti è dotata di foglie piu robuste che reggono con piu facilità anche alcune red sakura adulte che io definisco "le mie vacche rosse". Le anubias barteri sono molto piu delicate e le foglie sono larghe ma non piane come quelle delle giletti. Come robustezza la specie anubias per eccellenza è la varietà lanceolata ma quest'ultima ha delle foglie per niente larghe quindi offrirebbero pochissimo riparo alle caridine. In conclusione diciamo che la giletti è una via di mezzo tra la barteri e la lanceolata. Ultima nota, ma forse è soltanto una casualità, ho notato che la giletti nonostante la leghi su rocce o legni cerca, almeno nel mio caso, di affondare le radici nel substrato.


sabato 9 gennaio 2010

SHG Amazonas Salt


Sali minerali per l'arricchimento dell'acqua di osmosi.

Composizione di sali minerali formulata per simulare le caratteristiche chimiche dei fiumi amazzonici. Miscelando AMAZONAS Salt con acqua permeata da un impianto osmotico avremo la certezza di non introdurre fosfati, nitriti, nitrati, metalli pesanti od altri agenti inquinanti in acquario stimolando inoltre la riproduzione dei pesci amazzonici.


Composizione.

Calcio, Magnesio, Potassio ed importanti oligoelementi tar i quali Iodio, Ferro, Stronzio e Sodio.


CONSIDERAZIONI PERSONALI:

Viene utilizzato nei miei caridinai quando faccio cambi d'acqua con acqua di osmosi. Questo consente alle mie vasche di avere dei valori sempre equilibrati bilanciando l'acqua di osmosi che se fosse inserita cosi com'è farebbe sballare i valori presenti in vasca.

ALLESTIMENTO SUBSTRATO "ANARCHICO" CON FLOURITE

Prima di descrivere la mia prima esperienza di allestimento con FLOURITE volevo precisare che questo caridinaio sarà destinato ad essere molto piantumato. Nel titolo dell’articolo ho utilizzato il termine “anarchico” in quanto fregandomene di tutti i consigli che danno su internet sull’utilizzo della flourite (poi in futuro farò tutti i mea culpa del caso e soprattutto se sarà il caso) ho deciso di utilizzare la flourite non da sola ma assieme ad altri due substrati a loro volta miscelati. Non nascondo che questa scelta nasce anche dal fatto che avevo in camera abbandonati da un bel po mezzo sacco di ADA power sand e mezzo sacco di GRAVELIT. La “pazzia” è stata quella di creare un primo strato con una miscela di questi ultimi due prodotti che verranno poi ricoperti da 7 kg di Flourite classica.


Quando mi ritrovo a creare piu strati con dei cartoni delimito con precisione le zone a seconda dell’altezza. In questo caso divido la parte frontale con un primo cartone per evitare che si veda frontalmente il doppio strato, anche perche non è piacevolissimo l’accostamento gravelit-flourite. Ho separato anche la parte posteriore della vasca in quanto quella piccola porzione a destra avra il fondo piu alto e non volevo che le radici delle piante in quel punto faticassero a trovare la “miscela magica”, speriamo, di gravelit e power sand.

Ecco una foto laterale della vasca un volta riempita. Effettivamente frontalmente tutto ciò sarebbe stato un pugno in un occhio.

Dopo aver riempito de varie porzioni di fondo lascio scivolare lentamente i divisori di cartone e ricopro il tutto con lo strato finale e superficiale di Flourite.



In passato mi ero sempre rifiutato di utilizzare la Flourite, un po perche non avevo mai deciso di creare un caridinaio molto piantumato e un po perché su internet e piu persone mi dissero che la flourite è molto complicata da gestire in quanto è ricchissima di polveri e crea un squilibrio improvviso dei valori dell’acqua in particolare del GH e del KH. Poi tempo fa ho visto alcune foto e mi sono innamorato dell’effetto che da al fondo e poi cc’è anche da precisare che a me le cose complicate mi piacciono e stimolano maggiore interesse su quello che si sta facendo. Vari negozianti e amici mi hanno consigliato di sciacquare la flourite prima di utilizzarla. Sinceramente ho desistito per due motivi. Per prima cosa credo che quelle polveri siano anche un po il segreto di questo substrato e poi credo che un po come i substrati aquasoil dell’ADA puoi sciacquarli quanto vuoi, cacceranno sempre monnezza.
L’inserimento dell’acqua, rigorosamente di osmosi, è stato davvero molto lento. Quasi stile contagocce. Ho suddiviso tutta la parte post riempimento in tre fasi.
Durante la prima fase ho tenuto la vasca senza alcun filtro per tre giorni. Ogni mezza giornata con un aspira rifiuti ad aria aspiravo molto leggermente sul fondo. Ogni giorno invece ho cambiato il 50% dell’acqua.
Dopo i tre giorni la vasca si presentava in queste condizioni. Inoltre sulla superfice si formavano continuamente delle bollicine marroncine di sporcizia.



La seconda fase è stata l’installazione del filtro che durante questa fase verrà utilizzato solo meccanicamente con spugna e lana perlon. Questa fase dura tuttora e nei cambi d’acqua ho cominciato ad aggiungere all’ acqua R.O. i sali AMAZONAS della SHG. Dopo 15 giorni l’acqua sembra essere cristallina a parte una riga di sporco sul livello dell’acqua che provvedero a togliere manualmente. Dopo i quindici giorni ho inserito due guppy e due platy.


La terza e ultima fase consisterà nel passare da filtraggio meccanico a quello biologico con l’utilizzo dei classici cannolicchi, carbone, spugne etc.
Soltanto le piante potranno dare il responso. Per loro ho installato un impianto CO2 ASKOLL a lievitazione naturale e due lampade BLAU da 18w.









venerdì 1 gennaio 2010

CRS DINNER

BIOCONDIZIONATORE SHG BIODROPS

Biocondizionatore in grado di rendere immediatamente disponibile l'acqua potabile per il vostro acquario.

  • Rende subito disponibile l’acqua di rubinetto.
  • Neutralizza immediatamente i disinfettanti come il cloro.
  • Lega i metalli pesanti come zinco, rame, cadmio, piombo.
  • Contiene colloidi per la protezione delle branchie e delle mucose dei pesci.
  • Previene situazioni di stress da trasporto e cambio d'ambiente.

CONSIDERAZIONI PERSONALI: Ho scritto un articolo su questo prodotto. Ho chiesto al mio negoziante di fiducia il segreto di questo prodotto. Mi ha detto che a differenza degli altri condizionatori d'acqua quello SHG ha una maggior potenza nel legare ed eliminare il ferro e altre sostanze nocive per le caridine. Insomma ha una capacità chelante superiore rispetto a tanti altri prodotti del genere.