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sabato 31 marzo 2018

Purtroppo la passione per questi piccoli e graziosi invertebrati è stata interrotti per motivi di lavoro e per mancanza di tempo per circa 4 anni.

Oggi per fortuna ho la possibilità di ricominciare e quindi riprendo dall'allestimento di una vasca di 40 litri che accoglierà quasi sicuramente delle CRS.

Stamattina mi sono recato dal mio "pescivendolo" di fiducia e ho acquistato un po di cosette per la mia nuova vasca.

Ho preso un bel legno come allestimento e una bellissima lampada LED Blau. Ho avuto già modo di testarla e devo dire la verità è davvero bellissima. Soprattutto per la precisa possibilità di regolare la luminosa a proprio piacimento.


Come filtro interno ho preso un filtro interno già di mia conoscenza: il SICCE Micron. Avrei preferito un filtro ad aria anche perchè ne ho già tanti. Ho preso quello interno perchè voglio una vasca davvero silenziosa.

Come fondo ho preso il mio fedele ADA Amazonia. Il mio guru acquariofilo Rosario mi ha detto che ADA sta producendo una versione dell'Amazonia per Gamberetti ma ho desistito. Come diceva un vecchio detto Tibetano "Mai cambiare la via vecchia per quella nuova".

Piccola nota negativa su ADA. Il design delle nuove confezioni fa veramente schifo. Sembra il design per un sacchetto di terricio per piante. Per redervene idea ecco le foto del prima e dopo. A voi la scelta sperando che il prodotto non sia cambiato...


La procedura che utilizzerò per l'avvio della vasca sarà la solita. Una settimana piena con acqua di rubinetto corretto con il biocondizionatore DOAQUA BEFINE ADA



La prima settimana sarà con filtro avviato, legno e fondo. Una volta maturata questa prima fase provvederò come da mio protocollo personale al riempimento della vasca con acqua di osmosi e aggiunta di sali SHG Amazonas.



Credo che comincerò anche con la piantumazione...per le piante non so ancora cosa mettere. Sicuramente muschi a volontà e qualche rampicante sui legni.

Alla prossima...

domenica 13 aprile 2014

TRATTAMENTO H2O


L'acqua e i suoi valori sono la cosa più importante per la gestione delle caridine. Però in alcuni casi i caridinofili sono maniacali nella gestione dell'acqua. Io da quando ho cominciato ad utilizzare alcuni prodotti, soprattutto naturali, ho ridotto quasi interamente la mortalità dei gamberetti. Quelli che mi muoiono di solito sono esemplari vecchi.

Partiamo dai cambi d'acqua. Di solito due volte a settimana faccio cambi del 25% in tutte le vasche. Per l'acqua dei ricambi utilizzo:
Acqua di osmosi ricavata dal mio impianto di osmosi FORWATER. Quest'impianto è formato da 3 cilindri. Il primo è un filtro a sedimenti, il secondo un filtro a carbone e il terzo è il cilindro che contiene la membrana per l'osmosi inversa.
Sali SHG Amazonas. Li aggiungo nell'acqua di osmosi fino ad ottenere GH = 6 e KH = 2
Molto spesso e soprattutto quando avvio le vasche nuove utilizzo acqua di rubinetto assieme al biocondizionatore della SHG il Biodrops. Utilizzo acqua di rubinetto all'avvio in quanto, utilizzando fondi ADA che ciucciano fino a portarmi il GH e KH a zero, riesco a stabilizzare meglio la durezza dell'acqua.

Molto spesso mi capita di ritrovarmi il PH un po troppo altino. Per acidificare un po l'acqua utilizzo delle foglie secche di faggio e foglie di catappa che sembrano anche piacere alle CRS.

Tempo fa lessi che gli acidi umici e i tannini sono indispensabili per l'equilibrio biologico dell'acquario. Per poter rilasciare in modo naturale queste sostanze di tanto in tanto inserisco nelle vasche delle pignette di ontano. Purtroppo l'effetto non riesco a riscontrarlo. L'unica cosa di cui mi rendo conto è che le CRS si divertono a spulciare nelle pignette.

Nei periodi estivi le CRS soffrono tantissimo la carenza di ossigeno. Per ovviare questo problema, oltre all'utilizzo delle ventole per tenere la temperatura non superiore ai 25°, inserisco nelle vasche dei minioxydator della SHG per compensare al fabisogno di ossigeno delle piccoline.

Da pochi giorni a questa parte inserisco in vasca 3 volte a settimana dei granuli di montmorillonite. Questo minerale fa si che il bianco delle CRS sia piu brillante e non altera tantissimo la durezza dell'acqua.

FERTILIZZANTI SI FERTILIZZANTI NO


Utilizzando oltre ai vari muschi le piante epifite o l'egeria densa praticamente senza fissarla ho la necessita di utilizzare fertilizzanti liquidi.

Se si va a leggere su qualsiasi sito sulle caridine chiunque vieta l'utilizzo di fertilizzanti liquidi. Parallelamente all'allevamento di caridine l'altra mia passione sono plantacquari e quindi sono abbastanza ferrato su fertilizzanti e sui vari protocolli (ada, seachem ,etc). Il flourish excel l'ho sempre utilizzato come fertilizzante base che, soprattutto in vasche dove non si utilizzano impianti di CO2, aiuta a compensare la carenza di carbonati. Poi un giorno lessi su un forum che un ragazzo che alleva caridine utilizzava unicamente il fertildrops. Andai dal mio negoziante di fiducia il quale mi mise sull'attenti dicendomi di utilizzarne pochissimo (addirittura mi scrisse con un pennarello la dose da utilizzare per le caridine). Dimenticandomi quest'accorgimento ne utilizzai la quantità indicata dal prodotto. Dal quel giorno posso versarcene anche litri nella vasca e le caridine sono sempre belle pimpanti e colorate.

SHG FertilDrops: Come tutti i prodotti SHG questo fertilizzante è diventato ormai l'unico prodotto contenente ferro da me utilizzato. Non ho mai avuto problemi con le CRS.

SEACHEM Flourish Excel: Nei miei caridinai non utilizzo impianti di CO2 e per compensare la carenza di carbonati utilizzo con molta parsimonia questo prodotto che sembra portare giovamento ai muschi e al resto delle piante.

MISTERO DELLA FEDE....E DEL SUBSTRATO

Qui entra in gioco tutta la mia inesperienza. Con il tempo e dopo vari decessi ho capito che utilizzare fondi fertili ricchi di FE equivale a condannare a morte le piccole CRS. In questa mia avventura utilizzerò spesso la citazione "mistero della fede". In realtà fa parte tutto della mia inesperienza. All'inizio utilizzavo svariati quarzi inerti e notavo che la maturazione della vasca era lunghissima. Inoltre per le caridine il quarzo inerte era nient'altro che un pavimento. Un giorno il mio negoziante di fiducia mi consiglio di utilizzare il fondo ADA aquasoil sostenendo che anche nella sua batteria di caridine utilizzava quello. E' vero non è facile da gestire. Nei primi giorni azzerò totalmente la durezza carbonatica in vasca e mi ritrovavo a fare cambi continui ricchi di sali per stabilizzare GH e KH. Per la prima volta ho ringraziato l'acquedotto di Napoli per l'eccessiva durezza dell'acqua. Una volta stabilizzato tutti invece ho notato che le CRS oltre a camminarci sono in continua ricerca di cibo e schifezzuole anche dopo mesi e mesi dall'allestimento. Un'altra cosa che mi ha colpito è la continua nascita di organismi spontanei. Da quando utilizzo aquasoil si formano enormi colonie di cyclops che con il fondo inerte non avevo mai visto cosi numerose. L'origine allofana di questo substrato credo che favorisca la colonizzazione batterica. Purtroppo in una vasca avviata da anni con l'AFRICANA ho dovuto ricoprire gradualmente e non completamente, per evitare sacche anossiche, con del fondo inerte nero della BLUE LINE in modo tale da poter vedere meglio i colori delle CRS e soprattutto i piccoli. Per concludere restando sempre in tema bibblico "Dio benedica ADA!"

LA SCELTA DEI CUBETTI

Per le vasche, oltre alla SICCE che ho da anni, utilizzo i cubi della WAVE e credo che li utilizzerò anche in futuro in quanto sono economici e accessoriati egregiamente. Se si mette a paragone per esempio un cubo 20 lt della DENNERLE con un cubo equivalente della WAVE si possono evidenziare i costi completamente diversi:

I vetri delle vasche sembrano equivalersi. Sia la WAVE che la DENNERLE da in dotazione il vetro con i supporti per coprire la vasca. Forse le rifiniture delle siliconature del DENNERLE sono più accurate e la WAVE non da in dotazione lo sfondo nero adesivo ma...chi se ne frega?

Per quanto riguarda il filtro la WAVE batte nettamente la DENNERLE. Quest'ultima da in dotazione un filtro interno a spugna abbastanza scadente mentre la WAVE da in dotazione il filtro niagara che non essendo interno occupa anche meno spazio in vasca. In piu ha il vano capiente per poter inserire materiali filtranti.
Le lampade sono simili anche se a me esteticamente piacciono di piu quelle della WAVE.

Passiamo ai costi. Il WAVE costa 50€ mentre nello stesso negozio il DENNERLE ne costa 85€ !!!

Quindi per cio che offre "in piu" il DENNERLE la mia scelta cadrà sempre sulla WAVE.

INTEGRATORI


Come integratori utilizzo l'intera linea della GENCHEM ("Dio benedica la Genchem" cit.). L'unico integratore che utilizzo oltre a quelli Genchem è quello liquido della DENNERLE. Quello che danno in dotazione ai cubi, il Crusta Fit. Ecco uno schema personale di somministrazione degli integratori:

Biozyme. Enzimi che aiutano il sistema biologico della vasca. Inoltre migliorano il metabolismo delle CRS. Somministrato a giorni alterni.

Polytase. Supplemento di erbe cinesi ed enzimi che riducono nitriti ed ammoniaca. Viene utilizzato soprattutto in presenza di piccoli. Somministrato 3 volte a settimana.

Beta-G. Antibatterico naturale per aiutare le caridine a non prendere malattie batteriche. Somministrato 2 volte a settimana.

Eikoso. Integratore a base di carotene e vitamine. Somministrato 1 volta a settimana.

Aminovita-P. Potente integratore di vitamine, aminoacidi ed enzimi. Promuove lo sviluppo e la corretta formazione dei gamberetti. Immunostimolante ed aumenta la longevità. Promuove lo sviluppo delle cellule. Somministrato 1 volta a settimana.

Astaxanthin. Carotenoide antiossidante eccezionalmente potente che possiede anche delle proprietà immunomodulatrici, anticancerose, antinfiammatorie, cardio e foto protettrici. Tende ad esaltare il rosso delle CRS. Somministrato 1 volta a settimana.

DENNERLE Crusta Fit. Integratore liquido che, contenendo calcio bioattivo, garantisce una muta senza problemi. Inoltre è un multivitaminico. Somministrato 1 goccia al giorno.

In alternativa alla GENCHEM, in alcune vasche utilizzo due integratori SHIRAKURA:

Liquid Mineral Ca+: èuna miscela di diverse sostanze utili a migliorare la salute ed esaltare i colori delle caridine. Il contenuto di carbonato di calcio,ad esempio impedisce i problemi di muta e garantisce una crescita sana. Ne somministro 2 gocce a giorni alterni.

White Mineral Powder: Contiene vari minerali, vitamine e oligoelementi.

Particolarmente raccomandato per la crescita sana delle baby caridine, perchè se somministrato fin da tenera età aumentano la sua efficacia. Lo alterno al Liquid Mineral.

sabato 9 gennaio 2010

ALLESTIMENTO SUBSTRATO "ANARCHICO" CON FLOURITE

Prima di descrivere la mia prima esperienza di allestimento con FLOURITE volevo precisare che questo caridinaio sarà destinato ad essere molto piantumato. Nel titolo dell’articolo ho utilizzato il termine “anarchico” in quanto fregandomene di tutti i consigli che danno su internet sull’utilizzo della flourite (poi in futuro farò tutti i mea culpa del caso e soprattutto se sarà il caso) ho deciso di utilizzare la flourite non da sola ma assieme ad altri due substrati a loro volta miscelati. Non nascondo che questa scelta nasce anche dal fatto che avevo in camera abbandonati da un bel po mezzo sacco di ADA power sand e mezzo sacco di GRAVELIT. La “pazzia” è stata quella di creare un primo strato con una miscela di questi ultimi due prodotti che verranno poi ricoperti da 7 kg di Flourite classica.


Quando mi ritrovo a creare piu strati con dei cartoni delimito con precisione le zone a seconda dell’altezza. In questo caso divido la parte frontale con un primo cartone per evitare che si veda frontalmente il doppio strato, anche perche non è piacevolissimo l’accostamento gravelit-flourite. Ho separato anche la parte posteriore della vasca in quanto quella piccola porzione a destra avra il fondo piu alto e non volevo che le radici delle piante in quel punto faticassero a trovare la “miscela magica”, speriamo, di gravelit e power sand.

Ecco una foto laterale della vasca un volta riempita. Effettivamente frontalmente tutto ciò sarebbe stato un pugno in un occhio.

Dopo aver riempito de varie porzioni di fondo lascio scivolare lentamente i divisori di cartone e ricopro il tutto con lo strato finale e superficiale di Flourite.



In passato mi ero sempre rifiutato di utilizzare la Flourite, un po perche non avevo mai deciso di creare un caridinaio molto piantumato e un po perché su internet e piu persone mi dissero che la flourite è molto complicata da gestire in quanto è ricchissima di polveri e crea un squilibrio improvviso dei valori dell’acqua in particolare del GH e del KH. Poi tempo fa ho visto alcune foto e mi sono innamorato dell’effetto che da al fondo e poi cc’è anche da precisare che a me le cose complicate mi piacciono e stimolano maggiore interesse su quello che si sta facendo. Vari negozianti e amici mi hanno consigliato di sciacquare la flourite prima di utilizzarla. Sinceramente ho desistito per due motivi. Per prima cosa credo che quelle polveri siano anche un po il segreto di questo substrato e poi credo che un po come i substrati aquasoil dell’ADA puoi sciacquarli quanto vuoi, cacceranno sempre monnezza.
L’inserimento dell’acqua, rigorosamente di osmosi, è stato davvero molto lento. Quasi stile contagocce. Ho suddiviso tutta la parte post riempimento in tre fasi.
Durante la prima fase ho tenuto la vasca senza alcun filtro per tre giorni. Ogni mezza giornata con un aspira rifiuti ad aria aspiravo molto leggermente sul fondo. Ogni giorno invece ho cambiato il 50% dell’acqua.
Dopo i tre giorni la vasca si presentava in queste condizioni. Inoltre sulla superfice si formavano continuamente delle bollicine marroncine di sporcizia.



La seconda fase è stata l’installazione del filtro che durante questa fase verrà utilizzato solo meccanicamente con spugna e lana perlon. Questa fase dura tuttora e nei cambi d’acqua ho cominciato ad aggiungere all’ acqua R.O. i sali AMAZONAS della SHG. Dopo 15 giorni l’acqua sembra essere cristallina a parte una riga di sporco sul livello dell’acqua che provvedero a togliere manualmente. Dopo i quindici giorni ho inserito due guppy e due platy.


La terza e ultima fase consisterà nel passare da filtraggio meccanico a quello biologico con l’utilizzo dei classici cannolicchi, carbone, spugne etc.
Soltanto le piante potranno dare il responso. Per loro ho installato un impianto CO2 ASKOLL a lievitazione naturale e due lampade BLAU da 18w.






domenica 27 dicembre 2009

TRAPPOLA PER PLANARIE

Premetto che a me le planarie cominciano ad essere simpatiche con quegli occhietti (che poi non sono occhi) che le fanno sembrare mostriciattoli da fumetto. Inoltre sono fermamente convinto che raramente possano attaccare le caridine. In passato ho notato caridine avvolte da planarie ma credo fossero morte per altre cause e le planarie giustamente banchettavano sul cadavere. Ho notato in questi giorni che appena la caridine calpesta una planaria fa uun balzo improvviso quindi credo sia quasi impossibile che la planaria abbia il tempo di attaccarle. In questi giorni festivi babbo natale mi ha regalato una bella CRS grado S piena di uova e voglio escludere qualsiasi tipo di problematica, compreso le planarie. Utilizzare prodotti chimici o medicinali non se ne parla proprio. Ho letto del prodotto della GENCHEM, il NO-PLANARIA ma me l'hanno sconsigliato un po tutti. Pare non dia buoni risultati. Su internet ho anche letto di trattamenti con medicinali come il FLUBENOL ma sinceramente non metterò mai un prodotto chimico nelle vasche delle mie caridine. Giorni fa ho scoperto che le planarie sono attratte da un granulare molto fine per pesci piccoli come neon, rasbore, etc. Da qui mi è balzata l'idea di utilizzarlo come esca. Ed ecco che ieri ho creato la mia prima trappola per planarie.

Bisogna procurarsi una siringa e una provetta di plastica. Ovviamente il contenitore puo essere anche piu grande.


Tagliare l'estremità della siringa di circa un cm.

In questo modo abbiamo ottenuto un piccolo imbuto che consentirà alla planarie di entrare semplicemente nella trappola ma di uscirne con piu difficoltà. Ecco come appare la trappola. Per attaccare l'imbuto al tappo della provetta ho evitato di utilizzare colle o altter sostanze chimiche. Ho saldato fondendo un po di plastica del tappo. Passiamo all'esca. In un paio di articoli precedenti ho parlato dell'appetibilità nei confronti delle planarie di un prodotto della marca Hykari, precisamente il Micro Pellets. Come esca quindi ho deciso di utilizzare questo prodotto e un pezzettino di carne di maiale. Ecco come si presenta la trappola inserita nella vasca. Nella seconda foto abbiamo un dettaglio dell'entrata della trappola con piccola crs curiosa o forse attratta dall'odore della carne. Per tener ben salda la trappola sul fondo ho utilizzato come zavorra dei piccoli sassolini. Da notare come, dopo appena due minuti, gia compare una prima planaria (cerchio rosso). Ecco la prima prigioniera e un bel video che ne dimostra l'efficacia.



sabato 19 dicembre 2009

Allestimento step to step di caridinaio 20 litri

VASCA: DENNERLE 20 LT

SISTEMA FILTRAGGIO: FILTRO ESTERNO BOYU EF-05 CARICATO CON CANNOLICCHI E SPUGNA + FILTRO INTERNO A SPUGNA DELLA DENNERLE

ILLUMINAZIONE: DUE LAMPADE WAVE SOLARIS DA 11W

SUBSTRATO: ADA AQUASOIL AMAZONIA + GRAVELIT

ALLESTIMENTI: ROCCIE PAGODA + LEGNETTO ADA

PIANTE: POGOSTEMON, CHRISTMANS MOSS E MARSILEA

FERLIZZAZIONE LIQUIDA: SHG FERTIL DROPS + SEACHEM FLOURISH EXCEL

VASCA DENNERLE 20 LT . DIMENSIONI 25X25X30


CREATO DIVISORIO IN POLISTIROLO PER FAR IN MODO CHE IN PRIMO PIANO NON SI VEDA LA STRATIFICAZIONE DEL SUBSTRATO. IN ALCUNI CASI E' ANCHE PIACEVOLE MA IN QUESTO CASO IL GRAVELIT COME GGARNULOMETRIA E COLORE E' TROPPO DIVERSO DALL'AMAZONIA

ECCO CHE IN QUESTO MODO IL GRAVELIT VIENE DISTRIBUITO SOLO NELLA PORZIONE INTERESSATA

VIENE INSERITA LA PRIMA PARTE DI AMAZONIA CHE VA A COPRIRE TUTTA LA PARTE FRONTALE DELLA VASCA

ECCO LATERALMENTE COME APPARE IL SUBSTRATO

DISPOSIZIONE ROCCIE

DISPOSIZIONE LEGNO

ECCO IL RISULTATO.







VASCA DOPO UN MESE E MEZZO DI MATURAZIONE





FOTO DETTAGLIATA DELLA MARSILEA APPENA PIANTATA

mercoledì 16 dicembre 2009

L'ACCHIAPPA PLANARIE

Cominciamo con il capire cosa sono le planarie:

Le planarie sono i più noti tra i platelminti che conducono vita libera. Si tratta di organismi simili a vermi, di pochi millimetri che vivono nel fondo sabbioso o fangoso degli stagni.

Il loro corpo è appiattito o allungato. Nel capo presentano degli ocelli molto semplici e una fossetta con recettori per le sostanze chimiche.
L'apparato digerente è ramificato, e fornito di un'apertura ventrale, unica, all'estremità di una corta proboscide. Il sistema nervoso centrale è costituito da due cordoni longitudinali, uniti da collegamenti simili ai pioli di una scala, e da due gangli cefalici.
L'apparato escretore è formato da canalicoli che drenano il liquido intracellulare e da semplici protonefridi che lo filtrano.
L'apparato riproduttore comprende sia testicoli, sia ovaie e dei gonodotti.
In alcune specie la fecondazione avviene mediante una sorta di spina che inietta gli spermatozoi nel corpo della femmina.
Lo strato esterno del corpo è formato da un sacco muscolare ricoperto da un tegumento.
Le planarie hanno una notevole capacità rigenerativa: se noi dovessimo tagliare verticalmente una planaria, in due parti, destra e sinistra, la parte destra riprodurrebbe quelle sinistra, e la parte sinistra quella destra: nasceranno due individui.La planaria è capace di rigenerare più della metà del suo corpo.

ECCO UN VIDEO







Questi esseri immondi sono un flagello per le caridine. A volte mi è capitato di accendere le luci luci e trovare caridine moribonde ricoperte quasi completamente da planarie. Esistono prodotti contro le planarie come il genchem no planaria ma da quanto ho potuto a capire ne limita il numero ma non le distrugge completamente. Altri trattamenti medicinali tipo flubenol non credo sia il caso di metterli in atto in quanto potrebbero creare problemi alle caridine. Cominciai tempo fa a catturarle ma la regola della planaria è ben precisa: "per ogni planaria che riesci a vedere ce ne sono altre 10 nascoste!". Casualmente ho scoperto che un prodotto per pesci tropicali di piccola taglia è appetibilissimo a questi orribili esseri. Ecco che vi presento la piu grande esca per catturare planarie:

HIKARI MICRO PELLETS









Diciamo che in questo modo ho trovato l'esca per questi maledettissimi vermi.....ora manca la trappola

martedì 8 dicembre 2009

ADA POWER SAND SURPRISE

Ecco cosa ho trovato oggi sistemando il mio caridinaio di 60 litri. Sul substrato sono emerse un bel po di queste palline. E' come se fossero di plastica. Come prima cosa ho pensato a delle uova ma in vasca non ho nessuno animale che avrebbe potuto deporre uova di questa grandezza. Ne ho premuta una che si è rotta e dal suo interno è sprizzato un liquido giallognolo. Di sicuro queste palline provengono dal fondo ADA powe sand S. Forse sono delle palline che con il tempo si consumano e lasciano fuoriuscire quel siero che in realtà potrebbe essere ricco di sostanze nutrienti per il substrato.
Ecco un ingrandimento di queste palline grandi circa poco meno di mezzo cm. Dopo aver escluso che si trattasse di qualche uovo di miniALIEN ho scritto un post su un forum dedicato a tutti i superesperti di prodotti ADA.


PER ORA HO RICEVUTO SOLTANTO UNA RISPOSTA:
"Possibile che siano semplici palline di plastica??Anche nel substrato dennerle ci sono ma sono bianche! e poi si utilizzando anche nei vasi con painte da esterno servono epr areare il terricciio!"
Non sono ancora convinto di questa risposta.

mercoledì 15 aprile 2009

Shirakura VS Mosura


Da un paio di giorni ho alternato questi due prodotti e mi sono reso conto che lo Shirakura risulta molto più gradito rispetto al Mosura. L'ho fatto assaggiare anche alle red cherry ma li non ho potuto riscontrare differenze...le red cherry sono un po come i maiali. Una cosa molto particolare che ho notato è che le CRS avvertono prima la presenza del Mosura rispetto allo Shirakura. E' strano perche lo Shirakura sembra "sfaldarsi" molto prima quindi penso che rilasci il suo aroma prima rispetto al Mosura. Se io fossi una caridina a pelle proverei prima il Mosura...ma come sempre non bisogna farsi condizionare dall'apparenza. Le mie CRS gradiscono maggiormente lo Shirakura. Questo non vuol dire che il Mosura verrà messo da parte (mi è costato 15€ ). Vorrà dire che la dieta per le mie caridine diventa sempre piu varia.

sabato 28 marzo 2009

Pellet fai da te.....me...

Di solito siamo noi a cucinare gamberetti. Questa volta sono io a cucinare per loro. Questa è la mia esperienza da "caridicuoco". Partiamo dagli ingredienti. Ho deciso di creare un pellet con le seguenti verdure: Bieta erbetta, spinaci, carote e pisellini. Non ho scelto un discount per comprare le verdure surgelate. Ho preso il top.....findus, orogel, etc. Cmq ecco l'elenco degli ingredienti con relative dosi:

Spinaci - 60 gr
Bieta erbetta - 50 gr
Carote - 50 gr
Pisellini - 50 gr
Alga nera utilizzata per il sushi - 20 gr
Spirulina - 10 gr
Artemie leofilizzate - 15 gr
Sali minerali 15 gr

L'utilizzo dell' alga nera usata per arrotolare il sushi è stata una mia iniziativa dettata da ….niente...pensavo potesse piacere alle caridine...ho provveduto a polverizzare le sfoglie di alghe e le ho messe da parte. Per spinaci, bieta, carote e pisellini li ho prima bolliti e poi li ho passati separatamente ottendendo dopo na fatica immensa a girare la manovella quattro purè molto compatti.

Ho cercato di eliminare piu acqua possibile. Così ho mischiato le quattro verdure assieme all'alga nera, la spirulina, le artemie leofilizzate e i sali minerali...è incredibile quanto puzzino le artemie a contatto con le verdure....i deboli di stomaco non ce l'avrebbero fatta. Dopo aver amalgamato tutti gli ingredienti ho ottunuto un panetto bello compatto.

Dopo aver provveduto a stendere con un mattarello il panetto ho infornato la sfoglia su un foglio di carta da forno. Nel frattempo con un'altro pezzo di panetto con una siringa ho creato degli spaghetti come si puo vedere in foto:


Dopo 30 minuti di cottura ho sfornato la sfoglia e ho creato con un coltello le forme dei vari pellet.

Passerà un'ora di cottura prima di avere questo risultato.

ORE 23:00 ........... pare sia piaciuto!



VOLEVO SENTITAMENTE RINGRAZIARE MIMMO DI CARIDINE.IT ... GRAZIE ALLA SUA GUIDA SONO RIUSCITO A FARE CIO. GRAZIE MIMMO!